TECNOLOGIE INFORMATICHE E INCLUSIONE SCOLASTICA: La Lavagna Interattiva Multimediale

La scuola oggi

Anche nel mondo della scuola e dell’educazione sta prendendo piede il concetto di “tecnologie informatiche” dovuto alla preponderante presenza della tecnologia in tutti i settori lavorativi.

L’implementazione di tali tecnologie rappresentano uno strumento essenziale per poter comunicare con i giovani, più recettivi a questo tipo linguaggio dato il notevole utilizzo di computer, smartphone e tablet touchscreen.

Cos’e la LIM (lavagna interattiva multimediale)

Uno degli strumenti più utili e di maggior diffusione all’interno del contesto scolastico sono le Lavagne interattive multimediali, dette LIM. La LIM svolge le funzioni della classica lavagna che tutti noi conosciamo, con la differenza che svolge una funzione interattiva, cioè, attraverso un software altamente tecnologico e con l’ausilio di un semplice computer, si possono elaborare e riprodurre materiare multimediale con il quale lo studente può rapportarsi in maniera funzionale è produttiva.

Un nuovo approccio interdisciplinare

Con la lavagna multimediale possiamo scrivere, evidenziare, correggere, proiettare materiale scolastico in modo da implementare l’insegnamento e stimolare l’inclusione scolastica. Perché parliamo di inclusione? Perché lo studente che non si riconosce all’interno del sistema scolastico, non trova piacere nell’apprendimento, nella scoperta e nella ricerca di nuove conoscenze. Il sistema interattivo della LIM sfrutta le abilità informatiche dello studente per stimolarlo in un apprendimento più attivo e più partecipato, proiettandolo nel futuro. Lo stesso vantaggio sarà ottenuto dal corpo docenti che riscoprirà nuovi metodi di insegnamento efficace e traendo da ciò maggior stimoli e maggiori risultati positivi dalla propria attività professionale.

Nell’ottica di una nuova scuola che guarda verso il futuro, è necessario attrezzarsi sempre più verso nuove forme di tecnologia di tipo “educativo”, mirata però, non solo all’educazione di tipo “scolastico”, ma anche al corretto utilizzo delle attrezzature informatiche da parte dei più giovani e talvolta inconsapevoli protagonisti: i bambini.