Smart Retail 4.0: le nuove tecnologie per un negozio sempre più “Smart”
Retail 4.0 rappresenta l’ultima frontiera della distribuzione nella storia del commercio che utilizza le tecnologie avanzate, Internet of Things su tutte, per centrare diversi obiettivi e rafforzare la relazione tra prodotti e consumatori.
Dall’inizio del XX secolo il retail ha fatto passi da gigante. Basti pensare che nemmeno 60 anni fa, praticamente in ogni parte del mondo, esplose il modello del negozio 2.0 con l’introduzione massiva della tecnologia RFID per la tracciabilità e la rintracciabilità dei prodotti e l’uso di totem interattivi e carrelli intelligenti per agevolare lo shopping.
L’era 4.0 dello smart retail prende vita grazie all’utilizzo efficace di una serie di soluzioni tecnologiche e di strategie legate alla IoT, capaci di portare dentro e fuori dal negozio smart un’intelligenza di servizio che parte dalla gestione delle informazioni e che si rivela essere un servizio essenziale per i venditori e per i consumatori.
I negozi interagiscono con i clienti offrendo loro diverse soluzioni per offrire le informazioni online: tablet, pareti interattive, totem ma anche app e soluzioni come tag RFID ed NFC, videocamere di sorveglianza, conta persone, smart code, barcode fino a Qr code e beacon.
Questi nuovi sistemi di tracciabilità e rintracciabilità delle informazioni garantiscono:
- Una maggiore qualità dei dati e della movimentazione dei prodotti,
- una maggiore sicurezza contro la contraffazione e i furti (Smart control),
- l’analisi dei comportamenti e dei gusti dei consumatori che ne determina la fidelizzazione (Smart marketing),
- le transazioni da qualsiasi dispositivo fisso e mobile (Smart payment)
- il pieno supporto al lavoro dei commessi e al customer journey dei clienti (Smart infotainment)
Il Retail 4.0 punta quindi alla massima razionalizzazione e personalizzazione dei processi di vendita fino a farli diventare servizi su misura, rendendo la distribuzione integrata, capillare ed intelligente.
Il negozio, insomma, cambia pelle e deve poter fornire in maniera veloce ciò di cui il cliente ha più bisogno. Il vero protagonista della vendita non è più il prodotto ma il servizio: gli utenti vogliono poter comprare on line e ritirare in negozio, oppure scegliere in negozio e, se la merce non c’è, ordinarla on line, acquistare in rete ma, se si cambia idea, consegnare il reso direttamente in negozio, ecc.
Oggi oltre il 60% degli italiani è omnicanale: l’acquisto di un prodotto avviene attraverso una serie di processi (ricerca in negozio, ricerca in rete, consulto sui blog e sui social) non lineari. Studiare questo comportamento (customer experience) è quindi essenziale per capire in che modo un cliente si avvicina al prodotto o al servizio. Il customer journey, infatti, può essere immediato, oppure lunghissimo poiché influenzato da tanti fattori quali cerchie sociali, media tradizionali (il 63% dei consumatori è influenzato da tv, radio e stampa), azioni di marketing (newsletter, promo, proximity marketing, ecc).
Un campione di negozi che ha introdotto tali elementi di innovazione ha fatto registrare nei primi quattro mesi del 2016 una crescita di fatturato pari a +6,9%, a fronte di un calo degli altri negozi (Fonte: Nielsen 2016).